mercoledì 22 gennaio 2014

Gli Agenti Immobiliari che pensano da StartUpper, non pensano alla crisi! (1/6)



Pensa la tua Agenzia Immobiliare da Start Up! …immagina di poter cominciare da zero …immagina di voler creare un servizio o una strategia per distinguerti …se lo puoi immaginare …puoi farlo!

Pensare da Start Up non è necessariamente sinonimo di inventare qualcosa di nuovo, può significare ridisegnare un modello di business, fare qualcosa che si è sempre fatto, ma in un modo diverso, (ad esempio adattandolo a uno scenario di mercato che è cambiato o evoluto).

Sostanziale è la ferma volontà di uscire da una situazione di stallo …é la capacita di liberare la testa da vincoli e preconcetti dettati da una storia che in molti casi è stata anche una storia di successo.
Mi capita spesso di incontrare Agenti Immobiliari che, negli anni d’oro o negli anni del passato più recente, hanno avuto risultati in termini di business importanti, ebbene proprio questi successi hanno prodotto l’effetto “ancoraggio” a modelli dai quali non riescono più a scollarsi benché consciamente li riconoscano come orami obsoleti o inadeguati alle nuove variazioni.
Questi ex Best Case sono quelli che hanno le maggiori difficoltà nell’affrontare scenari diversi. 
A volte, per ottenere la liberazione dall’ancoraggio adotto una terapia d’urto tesa a destabilizzare parte delle loro certezze con una domanda: non dirmi quanto hai prodotto nel passato, dimmi quanto hai prodotto negli ultimi 12 mesi, perché questo è il tuo valore attuale in questo mercato!

In questo articolo proverò a disegnare una modello di approccio semplice e sintetico verso il pensiero da Start Up adattato all’Agente Immobiliare, che approfondiremo ulteriormente  in altri 5 successivi articoli (uno a settimana) volti ad entrare in alcune aree specifiche della professione.
Il tema nel suo complesso sarà, in parte, oggetto del Webinar Gratuito dal titolo “Riorganizziamo le Agenzie Immobiliari” che terrò on line il 25/02/2014, dove ti consiglio di iscriverti subito perché limitato a 200 partecipanti.



Bene…

Iniziamo a lavorare!

Fermati un istante…

Quale è la cosa che ti rilassa di più? …passeggiare? …una corsa in moto?  …nuotare? …un giro al centro commerciale?

Qualunque essa sia …falla?
Subito, più tardi o domani, ma falla!

Svuota la testa da problemi, dalla parola crisi, da quello che era ieri, da quanto guadagnavi 10 o anche 5 anni fa, da come si faceva prima… immagina di avere la possibilità di  reinventare la tua professione, ripartire da zero!!!

Apri un foglio bianco, ed inizia ad analizzare cosa è cambiato nel tuo mercato, soffermandoti solo sulle aree dove “puoi” intervenire professionalmente (es. tralascia le problematiche politiche e fiscali). Raccogli più dati possibili, numeri, percentuali informazioni etc

Analizza il tutto, anche, mettendoti nei panni del cliente ed immaginandoti quali servizi ti aspetteresti di ricevere.
Chiediti perché una quota vicina al 50% di compravendite non passa per l’operato degli agenti immobiliari, prova ad immaginare quali canali utilizzano per portare a termine le loro compravendite.

A questo punto crea una tabella con 2 colonne, nella prima riporta le domande sottostanti e  altre che ti vengono in mente e nella seconda scrivi cosa faresti se ti fosse possibile ripartire da zero.

Come immagini la tua professione?
…nel tuo studio da solo o con altri colleghi?
…da casa, in uno studio associato o su strada?
…in un ambiente di lavoro a tecnologia avanzata (tablet, monitor interativi vetrine illuminate etc)?
…integrata a circuiti di MLS e di collaborazione con altri colleghi?
…con attività di marketing le gestisci da te, o con il supporto di una segretaria ?
…ancora mediatore o ti piacerebbe lavorare su mandato unilaterale?
…le provvigioni solo dal venditore, o da ambo le parti?
…solo vendita o essere un consulente a 360° offrendo anche servizi?
…sotto un Brand o White Label (tuo nome o marchio)?
... inserita in maniera attiva nella vita Associativa, con il proposito di migliorare la professione?
…supportata da percorsi formativi specifici per la tua professione?
…specializzata su una nicchia di mercato, vendita,  aste o commerciale o open su tutto?
…se dovessi avvalerti di collaboratori, li vorresti già esperti o ti dedicheresti a giovani da formare?
…altro

Finite le domande apri un'altra pagina bianca e scrivi qualcosa che potrebbe distinguerti da un altro collega, qualcosa che immagini ti potrebbe rendere UNICO:
…una nuova idea
…un nuovo servizio
…un prodotto
…un metodo di lavoro
…altro

Uno Startupper a questo punto, creerebbe un tavolo di lavoro (io lo chiamo un LAB)  composto da colleghi/amici/clienti finalizzato a vedere se il modello tracciato “regge”.
Un altro scopo del LAB  è prendere nuove ideo o suggerimenti.

Cartolina di libera condivisione sui Social Network


Direi che per questa settimana, avete già da lavorare abbastanza, il tema della prossima settimana sarà: Impariamo a valutare le necessità reali di Mercato e Clienti di Riferimento.

Concludo con una riflessione:
È questo il momento di reagire!
Partiamo in questo 2014 con una quasi certezza: le compravendite, almeno per numero, più in basso di così non scenderanno!
400.000 compravendite non sono poche, come dato assoluto, anche in considerazione del fatto che il 50% è fuori dalla gestione degli agenti immobiliari.
La conquista/riconquista di questa metà del mercato deve essere uno degli obiettivi primari, quella che mi piace definire la Vs. strategia “Oceano Blu.
(per la spiegazione della strategia vi rimando ad un articolo di ManagerOnLine e Vi consiglio la lettura del libro “Strategia Oceano Blu” edito da ETAS Rizzoli)

Se siete arrivati sino alla chiusura dell’articolo, può significare che avete realmente voglia di attivarvi per migliorare questo stato di cose.
Se avete trovato interessante questa iniziativa, Vi chiedo un ultimo sforzo, che aiuterà me nel raccogliere dati interessanti su cui discutere nei prossimi 5 articoli, lasciate un commento e parlatemi di un’area di miglioramento che vorreste approfondire.
Noi (insieme) Siamo un Lab ed il contributo di tuti è utile per migliorare il risultato finale.

Il risultato di buon lavoro nel web si misura “anche” con una Condivisione o un Like ed il vostro sarà graditissimo

Rel= Raffaele Racioppi

3 commenti:

Claudio Fattibene ha detto...

Un articolo davvero esemplare in cui citi, tra gli altri, due aspetti che considero fondamentali: 1) la metà delle compravendite immobiliari in italia è ancora gestita senza l'ausilio di mediatori professionisti (per la serie il bicchiere è mezzo vuoto ma è anche mezzo pieno); 2) cercare di capire come la riorganizzazione di questa attività si può adeguare nel migliore nei modi con il mercato attuale. Nella mia personale opinione ormai la frontiera è stata oltrepassata e il professionista immobiliare dovrà sempre di più sviluppare un paio di capacità che in passato sono praticamente mancate: l'attitudine al marketing e la consapevolezza di dover recitare anche un ruolo educativo nei confronti del cliente, sia esso il proprietario che vende o il potenziale acquirente. Se la metà dei clienti "fugge" dalle agenzie immobiliare la colpa è solo delle agenzie immobiliari. Attenzione, detta così sembrerebbe una cosa negativa ma invece è un'ottima notizia, in quanto tutto dipende proprio dagli agenti, e non dall'esterno. Caro Raffaele alla fine del tuo articolo chiedi un parere su un aspetto da sviluppare, secondo me vale la pena spendere qualche parola sul ruolo didattico che l'agente dovrebbe interpretare. Del resto dettagli come parametri di mercato, le imposte da pagare, il tipo di mutuo da accendere e le cose accessorie chi dovrebbe saperle? L'agente immobiliare o la persona che si appresta a comprare/vendere ma che magari nella sua vita professionale fa tutt'altro? Buon proseguimento di lavoro e alla prossima! Claudio Fattibene da Pavia

Frabers ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Leggo l'articolo ed è innegabile la spinta alla riflessione che ne ricevo. In realtà ritrovo molto di me, molto di ciò che faccio (meglio dire "ciò in cui mi impegno")e queste righe mi invitano ad una certa organizzazione. La mia precedente decennale esperienza in un settore commerciale diverso da quello immobiliare mi ha portato fin qui, con una consapevolezza: il successo non è sopravvivenza, non è accontentarsi scendendo al compromessi. Restare immobili però, nel migliore dei casi, ci porta proprio all'accontentarci del "meglio di niente." Nulla sopravvive immutato: ogni essere vivente, ogni professione, ogni pensiero affrontano un'indispensabile processo di evoluzione..... Chi di noi è pronto all'evoluzione della "specie agente"? chi è disposto a studiare? ad affrontare clienti, spesso informatissimi? chi ha l'entusiasmo sufficiente ad ammettere la propria inadeguatezza di fronte alle nuove prospettive di marketing? chi vuole affiancare all'esperienza un "feroce" spirito di adattamento? IO SI!!!!
Raffaele ci chiede di individuare la nostra area di miglioramento e, io in questo (direi solo in questo) sono antica...antichissima: l'attenzione oggi più che mai, a mio avviso, deve essere posta sul cliente. Cosa vuole? Perché potrebbe avere bisogno di me? Cos'è che io so e lui non può sapere perché si occupa di tutt'altro nella vita? Quali sono le strategie che potrei attuare per soddisfare le sue esigenze? Insomma LE SOLITE DOMANDE....per le quali è arrivato il momento di CAMBIARE LE RISPOSTE....le mie risposte di 10 anni fa oggi suscitano (perlomeno dovrebbero suscitare) ilarità. E' finito il momento del "venditore meraviglioso", del sensale "non si preoccupi ci penso io"...i clienti ci vogliono preparati, moderni, efficaci....ci scelgono perché non sanno fare ciò che sappiamo fare noi!!! Quindi l'unica domanda è: COSA SAPPIAMO FARE?
Sono caustica ma ritengo non sia più ammissibile il pressapochismo e l'ignoranza nel nostro difficilissimo settore. Grazie Raffaele per i preziosi spunti. Buon Lavoro, Ilaria